d i s t a n z a .
sì. va bene.
A SALVARMI VIENI A SALVARMI SALVAMI BACIA IL COLPEVOLE SE DICE LA
VERITA'!
....non sarebbe bello
non farsi più del male?
non sarebbe strano
se capitasse a noi?
Non sarebbe bello riprendere Berlino? Non sarebbe strano prenderla senza eroi?
Non sarebbe bello venire a rincontrarti?
Senza aver paura di non ritrovarci mai...
Fuori dalla tua porta. FARE LA COSA GIUSTA.
ESSERE RAZIONALI. Mentre ti gira la testa........
NON SAREBBE BELLO
NON FARCI PIU' DEL MALE?
NON SAREBBE EROICO
NON ESSERE DEGLI EROI?
NON SAREBBE STRANO ESSERE PIU' LEGGERI?
NON AVRE PAURA
SE CAPITASSE A NOI...
...a salvarmi vieni a salvarmi salvami bacia il colpevole se dice la verità.
sì. va bene.
ucronista

- iskariel
- Paris, France
- Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...
tempi persi
giovedì 25 dicembre 2008
giovedì 18 dicembre 2008
forse è solo un inutile affogare
sbam slam srataplam.
crash splash scatafash.
....and so on....
...and in the end,
it doesn't really matter.
ma allorallorallora voi saggi del presente e del passato e degli infiniti mondi e dei finiti atomi
DITEMI
CHE COSA
really matterssssssssssss...................
c'era una volta
un sentirsi un essere umano,
un riempire di senso ogni gesto. Un riempire di gesto ogni senso.
ora no. Ora si precipita senza neanche la dignità di una sconfitta, perchè
si precipita senza più lotta.
So
i tried to laugh about it, cover it all up with lies...
i tried to laugh about it
hiding the tears in my eyes....
...ed è davvero insostenibile.
ma cosa mi è successo? -tento di gridare con una voce che non è più la mia-
dio, dio, qualcuno mi PERDONI, vi prego...
qualcuno mi perdoni...
OH
believe
I never wanted this...
But I let the dream go,
and the promises broke,
and the make-believe ran out...
...And every time I try to pick it up,
like falling sand,
as fast as I pick it up
it runs away through my clutching hands...
...But there's nothing else I can really do,
there's nothing else I can really do,
there's nothing else,
I can really do
at all...
...e allora. Che cosa mi resta?
Quali strade...quali tentativi di tentativo?
Aggrovigliata come un'idiota a questo ghiaccio,
che si attorciglia alle cose e scava abissi di distanza,
e il mondo si erge contro un'anima
un'anima che si è rinnegata da sola,
e il mondo non può fermarsi
ad aspettare chi esce
dal suo centro di gravità.
ESISTE UNA LOGICA FINO ALLA MORTE?
Dolore intermittente ad un osso del cranio.
Dolore intermittente dell'orologio, nelle sue lancette.
Chiedo pietà al tempo, ma il tempo
come sempre se ne fotte e va dove deve
andare, e io sto qui ferma,
ferma come
un cadavere...
...a shallow grave,
a monument to the ruined age.
Ice in my eyes,
and eyes like ice don't move.
Screaming at the moon...
...another past time.
Everything as cold as life...
Can no-one save you?
Everything
as cold as silence.
FORSE
VOGLIO AVVOLGERMI DI QUESTO BIANCO
e tenermelo stretto,
forse non posso sopportare l'idea
che scivoli via
come se non l'avessi mai vissuto.
(nòstos alghèia...tremendo desiderio di ritorno... ?)
E così mi prendo tutto il bianco
e mi ci seppellisco sotto.
Il mondo
mi arriva
sfuocato.
crash splash scatafash.
....and so on....
...and in the end,
it doesn't really matter.
ma allorallorallora voi saggi del presente e del passato e degli infiniti mondi e dei finiti atomi
DITEMI
CHE COSA
really matterssssssssssss...................
c'era una volta
un sentirsi un essere umano,
un riempire di senso ogni gesto. Un riempire di gesto ogni senso.
ora no. Ora si precipita senza neanche la dignità di una sconfitta, perchè
si precipita senza più lotta.
So
i tried to laugh about it, cover it all up with lies...
i tried to laugh about it
hiding the tears in my eyes....
...ed è davvero insostenibile.
ma cosa mi è successo? -tento di gridare con una voce che non è più la mia-
dio, dio, qualcuno mi PERDONI, vi prego...
qualcuno mi perdoni...
OH
believe
I never wanted this...
But I let the dream go,
and the promises broke,
and the make-believe ran out...
...And every time I try to pick it up,
like falling sand,
as fast as I pick it up
it runs away through my clutching hands...
...But there's nothing else I can really do,
there's nothing else I can really do,
there's nothing else,
I can really do
at all...
...e allora. Che cosa mi resta?
Quali strade...quali tentativi di tentativo?
Aggrovigliata come un'idiota a questo ghiaccio,
che si attorciglia alle cose e scava abissi di distanza,
e il mondo si erge contro un'anima
un'anima che si è rinnegata da sola,
e il mondo non può fermarsi
ad aspettare chi esce
dal suo centro di gravità.
ESISTE UNA LOGICA FINO ALLA MORTE?
Dolore intermittente ad un osso del cranio.
Dolore intermittente dell'orologio, nelle sue lancette.
Chiedo pietà al tempo, ma il tempo
come sempre se ne fotte e va dove deve
andare, e io sto qui ferma,
ferma come
un cadavere...
...a shallow grave,
a monument to the ruined age.
Ice in my eyes,
and eyes like ice don't move.
Screaming at the moon...
...another past time.
Everything as cold as life...
Can no-one save you?
Everything
as cold as silence.
FORSE
VOGLIO AVVOLGERMI DI QUESTO BIANCO
e tenermelo stretto,
forse non posso sopportare l'idea
che scivoli via
come se non l'avessi mai vissuto.
(nòstos alghèia...tremendo desiderio di ritorno... ?)
E così mi prendo tutto il bianco
e mi ci seppellisco sotto.
Il mondo
mi arriva
sfuocato.
mercoledì 26 novembre 2008
finchè non resta nulla
this is the end...
e così sia.
requiem alla parte migliore di me.
muore l'utopia.
resta un grumo di sangue e carne e pensieri sbagliati.
mia sola amica...accompagnami. cullami nel tuo freddo abisso,
inebriami del tuo non-senso,
perdimi,
prenditi tutto finchè non resta nulla,
prenditi tutto finchè
resto vuota...
...vuota e oscillante nel fondo del fondo,
dove la realtà è nuda,
dove la musica è densa e sostituisce l'anima...
dove le maschere cadono.
anche le più belle e colorate, sai quanto possono scavare la carne...
carne scavata, sanguina, non devi più fingere forza...
mia ironica amica,
eccomi.
non mi dirai dove andiamo, ed io non te lo chiederò.
mi basta,
basta che sia
più profondo di me.
it hurts to set you free, but you'll never follow me...
sabato 15 novembre 2008
question!
fino a che punto si può precipitare verso qualcosa che non si vuole essere?
non lo so...
io cado a picco verso un abbraccio cui non appartengo, e che non mi appartiene...
categorie umane?
qual'è la cosa giusta?
il discrimine tra mentire e proteggere?
quando scadrà l'affitto di questo corpo idiota?
in qualche parte di me, mi auguro presto.
mercoledì 29 ottobre 2008
domenica 12 ottobre 2008
Rose e Neve
C'erano Loro sul Palco.
C'era Lei, giù dal palco.
In mezzo, c'ero io.
C'ero io sospesa a metà tra Estasi e Agonia.
C'ero io con la mia inutilità ben lucidata per l'occasione.
(Ben lucidata e nauseante come ieri, all'ultimo saluto, e come ancora prima,
mentre chi stava per Partire tremava e non capiva, e un po' era già dall'Altra Parte;
dio mio, dio che non sei affatto mio,
tremava e non capiva e sorrideva, un poco,
con timidezza, quasi chiedendo scusa,
e tentava di parlare e non ci riuscuiva,
e tentava di guarire e non poteva
e non potevo trattenerla, non potevo,
solo guardare mi era concesso,
guardare i sui incubi danzarle intorno e dentro,
guardarla dibattersi nella nebbia di Morfeo
che nasconde la Morte vicina,
ma che anche fa sentire molto più forti e terribili
i suoi passi)
E io e la mia inutilità
ce ne stavamo ferme mentre Lei passava,
con la sua immensa
ingiusta
fottuta
Fatica.
E io e la mia inutilità
non potevamo aiutarla.
E non era giusto, non era giusto, dio mio,
dio che non sei affatto mio,
che Lei cosi luminosa
dovesse eclissarsi pian piano,
e rinunciare al suo Dono,
non era giusto
e volevo gridare
ma potevo solo voltarmi,
nascondermi,
e piangere...
...Piangere schiacciata da tutta quella Neve,
come avevo pianto liberata
da tutte quelle Rose.
Io, sola, con la mia inutilità.
mercoledì 8 ottobre 2008
Pensieri frammentari di una giornata Piena.
DeCoStRuZiOnE.
when I look DEEP in your eyes I swear I can see your soul.
Randa che sbatte.
L'ALTRO. (perchè risveglia fitte all'anima?).
oh,it's what you do to me.
Catcher in the Rye! My Catcher! Please, please, come back to me! Please, I love you, don' FORGET!-
most of all, please-
Don' FORGET!
Navigare senza bussola, nella notte, e poi - PROFUMO DI TERRA!!!!!TERRAAAAAAAAAAAAAA!!!!
EL DUENDE. Ti fa male in tutto il Corpo. Qualcosa che ti trema dentro.
Cantare senza corde vocali - come un fiotto di Sangue. EL DUENDE!
Fa quasi paura quando sale dalle tue Radici e ti costringe a Danzare
e a gridare al mondo che sei Vivo.
Duende - Dioniso?
LA PIU' GRANDE PIAGA DELL'EUROPA
E' LA STANCHEZZA.
La stanchezza.
forma dell'incompiuto. armonia dell'imperfetto.
Decostruire per lasciar avvenire.
Decostruirsi per lasciarsi vivere. Sì. Per vivere.
mercoledì 1 ottobre 2008
ho salutato Ottobre
ok non se ne parla di studiare quaggiù per ora.....
quaggiù si sta un po' male per ora.
Ma si tenta.
Di immaginare.
Che domani andrà meglio.
Ho salutato Ottobre anche se lui sa che lo odio.
L'ho salutato e gli ho detto: bene, vedi di portarmi un po' più su stavolta,
perchè se fai come al solito stavolta rischio di non riemergere.
So che non ti interessa. Però è vero.
Le forze sono quelle che sono.
Mi sento come se non avessi un Posto.
E' strano sai. Non vorrei parlarne con te,
ma per il momento ci sei solo tu, Ottobre.
E' strano.
Mi sento come se non avessi un'anima.
Si è dispersa e adesso non so più in quali sogni.
Dove cecare? Dove scavare per riesumarmi?
Mi sento come se tutto quello che credevo di sapere,
tutto ciò che mi sembrava Essenziale,
ora non fosse che un involucro vuoto e patetico.
Vuoto, patetico involucro, chi ti riempirà?
Lo so, Ottobre cosa mi stai dicendo. Io, solo io posso farlo.
Solo io posso riempire di nuovo questo Spazio
che da immenso e colorato
si è fatto d'improvviso muto.
Solo io posso.
Non so se ci riuscirò, neanche tu lo sai Ottobre.
Ma ci proverò. Ci proverò come un animale
prova a sopravvivere alle ferite.
Con la stessa euforica follia.
Con questa euforica follia
di non credere ancora bruciati
tutti i sogni.
need The Cure...
boys don't cry
e neanch'io ci riesco.
rido e penso è giusto così.
rido e penso si va avanti, si lotta, si vive fino in fondo anche questa.
boys don't cry
e neanch'io voglio.
neanch'io voglio arrendermi. non voglio che il Sogno finisca. non ancora.
Lullaby...Forse questo è ciò che serve.
rido e penso ok cominciamo. ricominciamo e prendiamo e diamo tutto.
solo questo.
questa, credo, è la cura.
martedì 23 settembre 2008
devo rileggermi camùs
perchè a volte penso che non pensare più farebbe bene. penso che farebbe bene non chiedersi per cosa si vive,
e per quanto.
perchè alla fine, lo sperma è sperma. disse una vota un gruppo di giovani artisti.
perchè alla fine, lo sperma è sperma,
e lo sperma rosa permea ogni angolo di questa nostra sorridente Realtà plastificata.
perchè a volte penso che uscire dallo sperma rosa farebbe bene.
andare a respirare qualcosa
di meno rosa
qualcosa che ha più a che fare con le nuvole, con le stelle, con
quello che di solito sta in alto.
perchè a volte penso che quello che di solito sta in alto sarebbe bello abbracciarlo con tutte le braccia e le mani, e la bocca e gli occhi.
e vivere così,
così Vivere,
solo di quello che di solito sta in alto,
che però ora non è più così in alto,
ma ce l'hai dentro di te. Nei pori, sotto le unghie, nelle vene, dentro il midollo delle ossa.
e andarsene in giro così con tutto quel caos saltellante dentro
come un bicchiere di vino rosso.
perchè a volte penso che sarebbe proprio facile. più facile che starcene qui
ad avvelenarci di Nulla l'un l'altro,
a farci morire lentamente di tempo sfuggito, occupato, a farci morire
di tempo scaduto.
perchè a volte penso che sarebbe proprio facile.
devo rileggermi camùs.
Sisifo o Prometeo?
devo rileggermi camùs.
L'Absurde....è davvero assurda questa vita umana? è questo il suo eroismo?
devo rileggerti, albert. ça vas?
giovedì 11 settembre 2008
emerso da un po' di Tempo fa...
FUORI.
fatemi uscire, vi prego...
Senso perenne di Nausea. Uccidetemi o dimenticatemi...
ODIO
IMPICCAGIONI TELEVISIVE
ODIO
SPUMANTI STAPPATI
ODIO UNA BARA IN UN LOCULO
ODIO L'ODORE DI OSPEDALE
ODIO perchè è questo che percepisco...
GIURO CHE SONO UN TRAM
diceva una volta
l'unico che avrebbe estinto l'odio.
Non ne posso più, non resisto qui dentro
in questa luce scura. Dove
nessuno sente nessuno.
C'era, averbbe potuto esserci...
non ho voluto.
LA PAURA HA VINTO, LA MORTE SORRIDE.
A chi davo la mano?
In quali reti sono caduta?
Quali catene?
PERCHE'?
Portatemi via -inizia il 2007- portatemi via-
lontana dalle risa e dagli ubriachi di palle,
UN ANNO E' COME UN PUGNO NEI DENTI
un anno è una televisione che si frega
le mani.
GIURO CHE SONO UN TRAM, non voglio stare
qui,
dove. Nessuno si volta -tranne Lei-
a sorridermi.
lunedì 8 settembre 2008
ARGH - dieci comandamenti
studiare, devo studiare, un esame, un'altro. Gli Esami non finiscono mai.
provare, devo provare, un muro preso a pugni, un'altro. I Muri non cadono mai.
salutare, devo salutare chi parte a costruirsi pezzi di vita lontano da qui. (e un po' mi manca già, e un po' lo invidio.)
capire, devo capire il mondo e me stessa e capire che il mondo è mestessa e mestessa è il mondo, e che entrambi siamo Nulla. TAT TWAM ASI - frammenti di saggezza abissale.
amare, devo amare quello che faccio anche se è difficile, quello che sono anche se spesso non lo sopporto, chi ho accanto anche se a volte non lo vedo.
guardare, devo guardare il Sole negli occhi per poter dire di non essere cieca. conoscenza intuitiva, vittoria sul meschino principium individuationis.
ricordare, devo ricordare il Mare e il suo canto per non essere travolta dal Silenzio.
dare: QUELLO CHE DAI E' TUO PER SEMPRE, QUELLO CHE TIENI E' PERDUTO PER SEMPRE. (Corano)
iniziare, devo iniziare la Salita del mio Desolation Peak. Se non inizio la salita non potrò mai Tramontare.
custodire, devo custodire in me ogni sorriso che mi ha salvata, ogni mano che mi ha stretta, ogni volto che mi ha trovata. Devo Ringraziare.
martedì 2 settembre 2008
deriva
...Era solo per ricordare
il primo verso di una poesia.
Una scusa
il primo verso di una poesia.
Una scusa
per chiedere scusa,
un modo elegante
un modo elegante
per andarsene via...
O soltanto per averti pensato,
o aver pensato male,
Per averti dimenticato
nei regali di natale...
O soltanto per averti pensato,
o aver pensato male,
Per averti dimenticato
nei regali di natale...
E averti visto
sanguinare le ossa
e sudare le mani,
tutta la notte
sanguinare le ossa
e maledire domani,
e maledire domani,
e aver lasciato le tue rose bianche
a un matrimonio albanese...
E per non darti un dispiacere...
...per non farmi notare...
...per guardarti dormire...
Era solo per ricordare
un altro tipo di situazione,
come una piccola città di mare
e una stufa a carbone,
che non tirava se tirava vento
sul tuo cappotto rivoltato,
ma sotto i portici sentivi già l'estate,
ed una birra d'un fiato...
a un matrimonio albanese...
E per non darti un dispiacere...
...per non farmi notare...
...per guardarti dormire...
Era solo per ricordare
un altro tipo di situazione,
come una piccola città di mare
e una stufa a carbone,
che non tirava se tirava vento
sul tuo cappotto rivoltato,
ma sotto i portici sentivi già l'estate,
ed una birra d'un fiato...
...Poi d'improvviso
tutti gli anni per terra
come i capelli dal barbiere,
come la vita
come i capelli dal barbiere,
come la vita
che non risponde,
e il tempo
e il tempo
fa il suo dovere ...
Ed il barbiere con la chitarra
vuole sentirti suonare...
E per non darti un dispiacere...
...per non farmi notare...
...per guardarti dormire...
Era solo per chiacchierare,
versare il vino,
vuole sentirti suonare...
E per non darti un dispiacere...
...per non farmi notare...
...per guardarti dormire...
Era solo per chiacchierare,
versare il vino,
spezzare il pane,
pagare pegno, ricominciare...
...parlare al cane.
Era solo per ricordare
l'ultimo verso dell'Infinito,
ed i tuoi occhi come lo stagno ,
pagare pegno, ricominciare...
...parlare al cane.
Era solo per ricordare
l'ultimo verso dell'Infinito,
ed i tuoi occhi come lo stagno ,
e una carezza sul tuo vestito,
che certamente
che certamente
non aveva senso,
o aveva senso provarci allora?
Se tutto quanto
o aveva senso provarci allora?
Se tutto quanto
era già stato detto,
o c'erano cose
o c'erano cose
da dire ancora?
Ma non avevo tempo da perdere
e tu
tempo da dare...
E per non darti un dispiacere...
...per non farmi notare...
...per guardarti dormire...
E per non darti un dispiacere...
...per non farmi notare...
...per guardarti dormire...
domenica 31 agosto 2008
domanda
non riesco a non pensare al mare.
non riesco a non pensare al vento.
non riesco a non pensare a com'è quando la barca si inclina.
non riesco a non sperare che i tagli alle dita e alle gambe non guariscano mai.
ma può succedere che ci si innamori di un mondo
in una settimana?
ma è da pazzi pregare
di non perdere questa estasi?
venerdì 15 agosto 2008
Buon Anno
i primi anni di questo millenio
sono scivolati come formiche
sui calendari illustrati,
e nei miei occhi.
ma lo sappiamo che siamo un inizio?
le nostre impronte stanno dando l'incipit a qualcosa di mastodontico.
abbiamo l'onore di accendere una gigantesca miccia della Storia,
mica tutti hanno questo onore,
e noi ci limitiamo
ad accendere la tv.
niente male.
sabato 19 luglio 2008
01/02 luglio 2008
E' stato come nascere e morire.
Il buio ha portato gli applausi e ho sentito le mie e le vostre lacrime
cadere insieme.
Ho capito almeno una cosa, alla fine di questo lungo salto: non bisogna mai avere la presunzione di
fare bene, ma sempre e solo l'ostinazione di fare...
E la disponibilità a denudarsi davvero, senza scappatoie. E la voglia di dire Grazie.
Basta così.
domenica 15 giugno 2008
aTtImI dI sPeRdImEnTo...
13/06/2008:
Lo spettacolo (anche se non non so se chiamarlo così) è finito,
e noi restiamo incollati alle sedie,
e ci guardiamo piangendo e ridendo e non sappiamo ... non sappiamo più la strada per uscire dall'aula.
L'energia è densa e non ha alcuna intenzione di dissolversi.
Come quando sogni e i colori del sogno si incollano alla tua veglia, e la modellano...
Grazie Fernanda, grazie ragazzi...
Questo è Teatro.
martedì 10 giugno 2008
...sogni risvegliati...
Porcelain
Are you wasting away in your skin
Are you missing the love of your kin
Drifting and floating and fading away
Porcelain
Do you smell like a girl when you smile
Can you bear not to share with your child
Drifting and floating and fading away
Little lune
All day
Little lune
Porcelain
Do you carry the moon in your womb
Someone said that you’re fading too soon
Drifting and floating and fading away
Porcelain
Are you wasting away in your skin
Are you missing the love of your kin
Nodding and melting and fading away
Little lune
All day
Little lune...
Are you wasting away in your skin
Are you missing the love of your kin
Drifting and floating and fading away
Porcelain
Do you smell like a girl when you smile
Can you bear not to share with your child
Drifting and floating and fading away
Little lune
All day
Little lune
Porcelain
Do you carry the moon in your womb
Someone said that you’re fading too soon
Drifting and floating and fading away
Porcelain
Are you wasting away in your skin
Are you missing the love of your kin
Nodding and melting and fading away
Little lune
All day
Little lune...
venerdì 23 maggio 2008
equilibristi
Oggi una persona che non si spaccia per Forte,
nè per Saggia,
una persona che ha il cuore degli Equilibristi -gli Attori Veri non sono che questo-,
mi ha detto:
"Essere Adulti significa portare il proprio Dolore sobriamente, portarlo dentro,
essere Adulti significa non gettarlo sugli altri: chi è Adulto si ferma prima di fare Male."
Solo chi ha il coraggio di diventare Adulto,
può permettersi di rimanere Bambino per sempre.
Questo è il segreto
degli Equilibristi: i Veri Attori
non sono che questo.
mercoledì 21 maggio 2008
nobody home
hello....is there anybody IN there?
-chiedo sempre asilo a qualche canzone, ultimamente, per lo più pinkfloydiane...non è premeditato...
Ci sono echi abbastanza insistenti che invadono le pareti del mio povero cranio. Non posso farci nulla. Parole e musica, ora,
sembrano poter dire di me più di quanto non possa io,
da sola.-
HEEEEELLLLLLOOOOOOOO....
....OOOOOOOOOOO....OOOOOO.....oooooo....
IIIIIIIIIIIIIS THEEEEEEEEEEEEERE
AAAAANYBOOOOODYYYYY
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN THEEEEEEEEEEEERE.....
...EEEEEEEEEEEEERE...
...EEEEERE... ?
...eeere...
martedì 20 maggio 2008
alla mia dea
...THiS Is nOt A lovE sOnG...
o forse sì?
è soltanto pioggia,
acqua che cade e basta.
This is not a love song.
E per chi poi? Che pensieri inutili... Per chi dovrebbe cantare il cielo?
This is not a love song.
La pioggia non ha niente da dirmi. Sono io,
che mi ostino ad inseguirla, io,
a leggerla come un oracolo, sempre io ad interpretarla,
a sognare le parole sussurrate dalle sue gocce...this is not a love song.
Acqua, acqua che cadi perchè mi sembri così assoluta?
Perchè ti leghi a ricordi cui non dovresti?
Perchè mi indichi un sentiero che non dovrei?
Esci fuori e seguimi, mi urli. Esci fuori e respirami e non pensare più. E io vorrei imitarti, e
cadere, sento questo squilibrio così vitale, sento questa vertigine che mi ubriaca
e non so
e non mi importa sapere... COME SAFFO AD AFRODITE!
This is not a love song...this is not...
venerdì 16 maggio 2008
Hey you, The Wall, Pink Floyd
Hey you !
out there in the cold
Getting lonely, getting old,
Getting lonely, getting old,
can you feel me ?
Hey you !
Hey you !
Standing in the aisles
With itchy feet and fading smiles,
With itchy feet and fading smiles,
can you feel me ?
Hey you !
Hey you !
don't help them to bury the light
Don't give in
Don't give in
without a fight.
Hey you !
Hey you !
out there on your own
sitting naked by the phone
sitting naked by the phone
would you touch me ?
Hey you !
Hey you !
with your ear against the wall
Waiting for someone to call out
Waiting for someone to call out
would you touch me ?
Hey you !
Hey you !
would you help me to carry the stone ?
Open your heart,
Open your heart,
I'm coming home ...
... But it was only a fantasy
The wall was too high, as you can see.
No matter how he tried,
The wall was too high, as you can see.
No matter how he tried,
he could not break free,
and the worms ate into his brain.
and the worms ate into his brain.
Hey you !
out there on the road
Doing what you're told,
Doing what you're told,
can you help me ?
Hey you !
Hey you !
out there beyond the wall
Breaking bottles in the hall,
Breaking bottles in the hall,
can you help me ?
Hey you !
Hey you !
don't tell me there's no hope at all!
Together we stand,
divided
we
fall.
mercoledì 14 maggio 2008
sintesi
ALL I EVER WANTED
ALL I EVER NEEDED
IS HERE
IN MY ARMS
WORDS ARE VERY
UNNECESSARY
THEY CAN ONLY
DO HARM
...enjoy the silence...
venerdì 9 maggio 2008
The Thin Ice, The Wall, Pink Floyd
Momma loves her baby
And Daddy loves you too
And the sea may look warm to you Babe
And the sky may look blue
And Daddy loves you too
And the sea may look warm to you Babe
And the sky may look blue
Ooooh Babe
Ooooh Baby Blue
Ooooh Babe
Ooooh Baby Blue
Ooooh Babe
If you should go skating
On the thin ice of modern life
Dragging behind you the silent reproach
Of a million tear stained eyes
On the thin ice of modern life
Dragging behind you the silent reproach
Of a million tear stained eyes
Don't be surprised, when a crack in the ice
Appears under your feet
You slip out of your depth and out of your mind
With your fear flowing out behind you
As you claw the thin ice
Appears under your feet
You slip out of your depth and out of your mind
With your fear flowing out behind you
As you claw the thin ice
tra due battute
"Come stai?"
Sorride. Sorride che chiede quasi scusa.
Lei ricambia e non risponde.
Entrambi sanno che non è una vera domanda.
E' più una maschera. Una maschera che sta per un abisso.
Se avessero il coraggio di togliere la maschera, si direbbero Parole non ancora inventate. Si stringerebbero fino a comporre un solo corpo, si smarrirebbero in un Istante
non più incatenato al tempo,
e non ci sarebbe alcun bisogno
di chiedersi
come stai.
Ma non hanno il coraggio.
Il destino ha deciso che sono lontani, che le loro vite e le loro scelte li hanno ormai separati per sempre.
I piccoli rancori, i piccoli torti che li hanno divisi aleggiano tra loro
come fantasmi, sogghignano impietosi al loro lieve tentativo di percorrere il Ponte,
e loro
loro non si ribellano. Non sono davvero coscienti di poterlo fare.
Qualcosa, nel silenzio che ora li imbarazza, sembra suggerire la falla, lo Sbaglio di Natura, il Passaggio nel Muro
attraverso cui potrebbero incontrarsi. Potrebbero sfiorarsi le mani, e riconoscerne le forma mai dimenticata, e...
"Bene", dice lei alla fine, come per prendere fiato, come se non sopportasse più la Verità nascosta.
Il silenzio è stato ucciso. La falla è richiusa. La Lontananza è sancita.
Niente di speciale.
Solo un'altra Piccola Morte quotidiana.
domenica 27 aprile 2008
KuNdErA
L'idea dell'eterno ritorno è misteriosa e con essa Nietzsche ha messo molti filosofi nell'imbarazzo: pensare che un giorno ogni cosa si ripeterà così come l'abbiamo già vissuta, e che anche questa ripetizione debba ripetersi all'infinito! Che significato ha questo folle mito?
Il mito dell'eterno ritorno afferma, per negazione, che la vita che scompare una volta per sempre, che non ritorna, è simile a un'ombra, è priva di peso, è morta già in precedenza, e che, sia stata essa terribile, bella o splendida, quel terrore, quello splendore, quella bellezza, non significano nulla.
Nelle lingue che formano la parola "compassione" non dalla radice "sofferenza" (passio) bensì dal sostantivo "sentimento", la parola viene usata con un significato quasi identico, ma non si può dire che indichi un sentimento cattivo o mediocre. La forza nascosta della sua etimologia bagna la parola di una luce diversa e le dà un senso più ampio: avere compassione (co-sentimento) significa vivere insieme a qualcuno la sua disgrazia, ma anche provare insieme a lui qualsiasi altro sentimento: gioia, angoscia, felicità, dolore. Questa compassione designa quindi la capacità massima di immaginazione affettiva, l'arte della telepatia delle emozioni. Nella gerarchia dei sentimenti è il sentimento supremo.
MUSS ES SEIN? ES MUSS SEIN! ES MUSS SEIN!
A differenza di Parmenide, per Beethoven la pesantezza era a quanto pare qualcosa di positivo. Pesantezza, necessità e valore sono tre concetti intimamente legati tra loro: solo ciò che è necessario è pesante, solo ciò che pesa ha valore.
Ma non è forse giusto il contrario, che un avvenimento è tanto più significativo e privilegiato quanti più casi fortuiti intervengono a determinarlo? Soltanto il caso può apparirci come un messaggio. Ciò che avviene per necessità, ciò che è atteso, che si ripete ogni giorno, tutto ciò è muto. Soltanto il caso ci parla. Cerchiamo di leggervi dentro come gli zingari leggono le immagini formate dai fondi del caffè in una tazzina.
Non certo la necessità, bensì il caso è pieno di magia. Se l'amore deve essere indimenticabile, fin dal primo istante devono posarsi su di esso le coincidenze, come gli uccelli sulle spalle di Francesco d'Assisi.
Si rendeva conto di appartenere ai deboli, al campo dei deboli, a una nazione di deboli, e che sd essi doveva essere fedele appunto perchè erano deboli e boccheggiavano a metà delle frasi. Era attratta da quella debolezza come da una vertigine. Ne era attratta perchè si sentiva lei stessa debole.
Il tempo di un cane non è una linea retta, non si muove sempre in avanti, da una cosa alla successiva. Si muove in circolo, come il tempo delle lancette dell'orologio, le quali appunto non corrono come folli in avanti, bensì ruotano tutt'intorno al quadrante, un giorno dopo l'altro lungo lo stesso percorso. Bastava che comprassero una sedia nuova o cambiassero posto a un vaso di fiori, e Karenin lo registrava con risentimento. Disturbava il suo senso del tempo. E' come se le lancette si trovassero continuamente spostati i numeri del quadrante.
La vertigine potremmo anche chiamarla ebbrezza della debolezza. Ci si rende conto della propria debolezza, e invece di resisterle, ci si vuole abbandonare ad essa. Ci si ubriaca della propria debolezza, si vuole essere ancor più deboli, si vuole cadere in mezzo alla strada, davanti a tutti, si vuole stare in basso, ancora più in basso.
Ancora una volta gli uccelli delle coincidenze si erano posati sulle sue spalle. Aveva le lacrime agli occhi ed era immensamente felice di sentirlo respirare accanto a sè.
Capivano perfettamente il significato logico delle parole che si dicevano, ma non sentivano il mormorio del fiume semantico che scorreva in quelle parole. (...) Fintanto che le persone sono giovani e la coposizione musicale della loro vita è ancora alle prime battute, essi possono scriverla in comune e scambiarsi i temi, ma quando si incontrano in età più matura, la loro composizione musicale è più o meno completa, e ogni parola, ogni oggetto, significano qualcosa di diverso nella composizione di ciascuno.
E in quell'istante desiderò, in maniera confusa ma intensa, una musica vastissima, il rumore assoluto, il frastuono bello e allegro che abbraccia ogni cosa, che inonda e assorda, e nel quale scompariranno per sempre il dolore, la vanità e la vacuità delle parole. La musica era la negazione delle frasi, la musica era l'antiparola!
Il corpo scosso dai singhiozzi, abbracciava l'albero come se non fosse un albero ma il padre che aveva perduto, il nonno che non aveva conosciuto, il bisnonno, il trisavolo, un uomo infinitamente vecchio giunto dalle più lontane profondità del tempo per offrirle il suo viso nelle sembianze della ruvida corteccia di un albero.
Si girò verso di lui. Ma Tomàs taceva, gli occhi fissi sulla strada davanti a sè. Lei era incapace di superare la barriera di silenzio che si ergeva tra loro. Perse il coraggio di parlare. (...) Aveva i crampi allo stomaco e voglia di vomitare. Tomàs le faceva paura. Era troppo forte per lei, e lei era troppo debole. Le dava ordini che lei non capiva. Lei cercava di eseguirli, ma non ne era capace. (...) Aveva voglia di morire.
Era distesa nel suo letto e lui le stava accanto, persuaso dentro di sè che lei fosse un bambino deposto da qualcuno in un cesto e inviatogli sul filo della corrente.
Coloro che venivano accusati rispondevano: Noi non sapevamo! Siamo stati ingannati! Noi ci credevamo! Nel profondo del cuore, siamo innocenti!
Tomàs è ossessionato dal desiderio di scoprire e di impadronirsi di quel milionesimo e ritiene che in ciò risieda il senso della sua ossessione per le donne. Non è ossessionato dalle donne, ma da quello che in ognuna di esse c'è di inimmaginabile, in altre parole, è ossessionato da quel milionesimo di diversità che distingue una donna dalle altre donne.
Le metafore sono pericolose. L'amore comincia con una metafora. In altri termini: l'amore comincia nell'istante in cui la donna si iscrive con la sua prima parola nella nostra memoria poetica.
Poi, rivolgendosi agli immaginari microfoni nel muro disse forte: " Signori, come sempre in occasioni analoghe desidero incoraggiarvi nel vostro lavoro e ringraziarvi a nome mio e degli storici futuri".
Soltanto nella prospettiva di questa utopia sarebbe possibile usare a pieno diritto i concetti di pessimissmo e di ottimismo: l'ottimista è colui che crede che la storia dell'umanità sarà meno insanguinata sul pianeta numero cinque. Il pessimista è colui che non lo crede.
E sa che avrebbe abbandonato in qualsiasi momento la casa della sua felicità, che avrebbe abbandonato in qualsiasi momento il suo Paradiso dove vive con la ragazza del sogno, che avrebbe tradito l'"Es muss sein!" del suo amore per andar via insieme a Tereza, la donna nata da sei ridicole coincidenze. E intanto sedeva sul letto e guardava la donna distesa al suo fianco che gli stringeva la mano nel sonno. Sentì per lei un amore inesprimibile. In quel momento il suo sonno doveva essere molto leggero, perchè lei aprì gli occhi e lo guardò sbigottita. "Che cosa guardi?" gli chiese. Lui sapeva che non doveva svegliarla, ma ricondurla nel sonno; cercò quindi di risponderle con parole che facessero nascere nella sua mente l'immagine di un nuovo sogno. "Guardo le stelle" disse. "Non mentire, non guardi le stelle, guardi in basso". "E' perchè siamo in aereo. Le stelle sono sotto di noi." rispose Tomàs. "Ah, in aereo" disse Tereza. Strinse ancora più forte la mano di Tomàs e si riaddormentò. Tomàs sapeva che Tereza ora stava guardando giù attraverso l'oblò di un aereo che volava alto sopra le stelle.
mercoledì 23 aprile 2008
shadows
nOn va, nOn va,,,,
Ma COSA?
io.
Probabilmente.
Solo
sono solo un po' disarmata.
Non so come raggiungere - casa.
nonlosononlosononloso
e di certo questo non mi aiuta.
e di certo questa pioggia non mi aiuta.
e di certo questo fango, questa nebbia, questa melma, non mi aiuta.
datemi
voi che dite di amarmi...
datemi un pozzo
datemi un pozzo profondo di oblìo
in cui sprofondare.
Affogare dolcemente, come in sogno,
e sfumare e vedere il mondo sfumare.
Senza tragedie, senza parole, senza rumore.
Whoam....whoam...
...e di certo questa sera non mi aiuta.
Nozze di Sangue (Garcìa Lorca)
Matassa, matassa,
che cosa vuoi fare?
Un abito di gelsomino,
cristallo di carta,
nascere alle quattro,
morire alle dieci.
Esser filo di lana,
catena ai tuoi piedi,
e nodo che stringa
alloro amarissimo.
Matassa, matassa,
cosa vuoi cantare?
Ferite di cera,
dolore di mirto.
Dormire al mattino,
di notte vegliare.
E questo fa un coltello
un piccolo coltello
che entra appena nella mano,
pesce senza squame o fiume,
perchè in un giorno speciale,
fra le due e le tre,
con questo coltello,
due forti uomini giacciano
con le labbra illividite.
martedì 22 aprile 2008
Contro
Perchè non so perchè ma stanotte mi sa che niente sonno.
I sogni sono là da qualche parte che aspettano il loro turno,
ma non riesco a raggiungerli
stanotte.
Il giorno mi lancia da lontano occhiate piene di rimprovero
per la mia indolenza, per il mio spreco
inopportuno di istanti. questo è il tuo tempo, non lo lasciare, vento che corre e che non tornerà mai...
...ETERNORITORN O NROTIRONRETE... ?
davvero tornerà ogni cosa?
davvero devo desiderare il ritorno di ogni cosa?
mi accontenterei di un ritorno parziale...una vita può benissimo sintetizzarsi in pochi momenti...PIENI..
i sogni sono là da qualche parte che aspettano,
e io ho 19 anni.
Quanti secoli impiegherò, ancora, a dar loro forma?
e non sono forse destinati all'oblìo? Ben poca l'importanza di questa domanda.
Tutto appare
estremamente ridicolo. Forse, un po' troppo.
Io qui ora, che non cambio le cose. Che non peso, sul peso immenso del povero Atlante.
E sempre io, di colpo, immersa nell'armonia universale. Io di colpo dissolta in una fusione cosmica, scomparsa nella mia miseria e perciò rinata, grande, nello Spirito. Dov'è la Realtà?
Desiderio di vita, o di suicidio. Esaltazione. Amore. Vuoto. Stati di illusione che si alternano,
in una danza un po' inquietante, un po' farsesca, -SAMSARA-
stati di ebbrezza costante. Trascendentale.
Ma non pesano,
non pesano,
povere favole umane,
sul peso immenso del povero Atlante...
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