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Paris, France
Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...

tempi persi

domenica 12 ottobre 2008

Rose e Neve

C'erano Loro sul Palco.
C'era Lei, giù dal palco.
In mezzo, c'ero io.
C'ero io sospesa a metà tra Estasi e Agonia.
C'ero io con la mia inutilità ben lucidata per l'occasione.
(Ben lucidata e nauseante come ieri, all'ultimo saluto, e come ancora prima,
mentre chi stava per Partire tremava e non capiva, e un po' era già dall'Altra Parte;
dio mio, dio che non sei affatto mio,
tremava e non capiva e sorrideva, un poco,
con timidezza, quasi chiedendo scusa,
e tentava di parlare e non ci riuscuiva,
e tentava di guarire e non poteva
e non potevo trattenerla, non potevo,
solo guardare mi era concesso,
guardare i sui incubi danzarle intorno e dentro,
guardarla dibattersi nella nebbia di Morfeo
che nasconde la Morte vicina,
ma che anche fa sentire molto più forti e terribili
i suoi passi)
E io e la mia inutilità
ce ne stavamo ferme mentre Lei passava,
con la sua immensa
ingiusta
fottuta
Fatica.
E io e la mia inutilità
non potevamo aiutarla.
E non era giusto, non era giusto, dio mio,
dio che non sei affatto mio,
che Lei cosi luminosa
dovesse eclissarsi pian piano,
e rinunciare al suo Dono,
non era giusto
e volevo gridare
ma potevo solo voltarmi,
nascondermi,
e piangere...
...Piangere schiacciata da tutta quella Neve,
come avevo pianto liberata
da tutte quelle Rose.
Io, sola, con la mia inutilità.

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