se solo sapessi strade salvifiche,
sicura scivolerei sulla sabbia,
sotto le sere senza speranza,
sotto le stelle sorde,
sotto i miei sogni scuciti.
sento secchi singhiozzi,
sono scosse sottili,
ma senza scampo,
e senza scampo scendo,
svenuta, sul soffio sfinito
di stremate sirene.
soltanto silenzi,
strillanti silenzi
squillano come sveglie spietate,
hanno squarciato il sonno,
hanno sgozzato il sonno,
hanno stregato il sonno.
salvami, scusami, salvami, scusami
sorella mia, stella stanca,
scendi,
siediti,
splendi,
stai qui,
sorridi senza singulti,
salvami, scusami, salvami, scusami,
scusami, mi sono sbagliata,
so che sei spenta da secoli.
ma senza stelle si scioglie il sole,
scheggie sottili s'insinuano sottopelle:
sepsi, setticemia, sangue sconvolto,
spirito a soqquadro.
Ho seguito una strada che si è srotolata
fino in Siberia.
Subito è scomparsa.
Sono sola,
ho sovvertito il sonno,
ho sanguinato il sogno.
ucronista

- iskariel
- Paris, France
- Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...
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