ucronista

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Paris, France
Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...

tempi persi

lunedì 17 novembre 2014

la parola 'genetlìaco'

è onestamente
di una bruttezza letteraria, e forse è per questo
che oggi mi è venuta in mente spesso,
era nell'aria.

quando, al genetliaco ventisei
non sai chi sei
né che motivi hai
di scrivere la ventiseiesima lettera
della lettera
di motivazione,
forse qualcosa è andato storto,
- qualcos'altro,
oltre alla nazione -
le lettere di emotività comunque
non sono ammesse,
figurati quelle
d'emozione.

- e le parole dove le hai messe? -
che poi sei avanti, ormai,
fai tutto da sola,
ti scrivi anche
le referenze, e poi te le leggi anche
da sola,
da sola ti parli stanotte
in seconda persona,
e tutto è così nobile
e pieno di senso!

se ci penso,
la parola genetliaco
ricorda celiaco, genitali e gentile,
e anche maniaco,
ma non è gentile.
nessuno sorride più molto
quando chiede quali siano
le mie intenzioni
le mie scuse,
mi spiano, pretendono
giustificazioni.

io rispondo
come per gli smart-phone:
non ne ho e non ne voglio.
piuttosto gli smarties.
piuttosto vendo rose, o rosa rosae.
piuttosto invecchio denso.
piuttosto non mi pento,
e se mi rompo
stavolta parto

- aller (c'est) simple.

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