ho
smesso da un po'
di rispondere a Ulisse
perché non so cosa dirgli,
sono un'ingrata però
in tasca ho
una tour eiffel di vero ferro
ancora incartata, per lui.
ho smesso da un po' di portarti
giri soli
perché non so cosa dirti,
se bussarti alla tomba
se scoppiare una bomba
o parlarti di me,
son vigliacca però
nel sangue ho
undici anni di vero ferro
ancora incartati, per te.
ho smesso da un po'
di cercarti in collina
perché non so ritrovarti,
sono maldestra però
nel tempo ho
calendari di giorni
di vero ferro
in cui ti riperdo da capo.
ho smesso da un po'
di tranquillizzarmi il futuro,
di scriverti 'vado avanti',
papà, non c'è niente di puro
- io solo uno scherzo,
tu memorie distanti -
di rispondere a Ulisse
perché non so cosa dirgli,
sono un'ingrata però
in tasca ho
una tour eiffel di vero ferro
ancora incartata, per lui.
ho smesso da un po' di portarti
giri soli
perché non so cosa dirti,
se bussarti alla tomba
se scoppiare una bomba
o parlarti di me,
son vigliacca però
nel sangue ho
undici anni di vero ferro
ancora incartati, per te.
ho smesso da un po'
di cercarti in collina
perché non so ritrovarti,
sono maldestra però
nel tempo ho
calendari di giorni
di vero ferro
in cui ti riperdo da capo.
ho smesso da un po'
di tranquillizzarmi il futuro,
di scriverti 'vado avanti',
papà, non c'è niente di puro
- io solo uno scherzo,
tu memorie distanti -
sono
rotta però
in bocca ho
cv vomitati di vero ferro
ancora incrostati di me.
ho smesso da un po' di sperare
un qualche senso
e mi assolvo senza processo,
mi assolvo dai sogni slacciati,
mi assolvo dal prossimo inverno:
il futuro era nostro però
nel ventre ho
ottobri bianchi
di vero ferro,
il futurò è al passato
il futuro è morto
il futuro era mostro per me.
ma ho iniziato da un po' a inventare
geografie
perché ho bisogno di spazio,
sono in fuga però
nei piedi hovaganti entusiasmi
che non afferro
ancora vibranti di te.
nel mio dire che parto e che parto
lontano
c'è un dare la vita in potenza,
sopravvivo alla fine
sopravvivo all'assenza
et je reste sur mes gardes,
sono inadatta però
nei pugni ho
una lotta profonda
di vero ferro,
e un pirata esce in mare
in bocca ho
cv vomitati di vero ferro
ancora incrostati di me.
ho smesso da un po' di sperare
un qualche senso
e mi assolvo senza processo,
mi assolvo dai sogni slacciati,
mi assolvo dal prossimo inverno:
il futuro era nostro però
nel ventre ho
ottobri bianchi
di vero ferro,
il futurò è al passato
il futuro è morto
il futuro era mostro per me.
ma ho iniziato da un po' a inventare
geografie
perché ho bisogno di spazio,
sono in fuga però
nei piedi hovaganti entusiasmi
che non afferro
ancora vibranti di te.
nel mio dire che parto e che parto
lontano
c'è un dare la vita in potenza,
sopravvivo alla fine
sopravvivo all'assenza
et je reste sur mes gardes,
sono inadatta però
nei pugni ho
una lotta profonda
di vero ferro,
e un pirata esce in mare
con
me.
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