ucronista

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Paris, France
Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...

tempi persi

domenica 13 febbraio 2011

Una serata dentro, quasi come Pinter.

Cosa accadrebbe se domani
non ritrovassi più le tue mani?
Chiese il mio occhio destro al tuo orecchio sinistro.

Sai,
ho trovato un nuovo soprannome
per il mio gatto.
Lo chiamerò
Pansòn, come
Frida chiamava il suo
Diego Rivera.

CAZZO!
L'ACQUA BOLLE A CENTO GRADI,
IL LATTE...QUANDO TI GIRI!
La ballerina gridava
le leggi della chimica.

Cosa accadrebbe se domani
non ritrovassi più le tue mani?
Sussurrò la prima stella a destra
scoppiata di paura nella mia
sinapsi più salda.

La terra desolata è più cha altro persa,
sprecata, dissipata
come le mie emozioni. Waste.
Waste of...Space?
Senz'alberi. E le radici?
Le piante dei tuoi piedi la percorrono
e lasciano piccole tracce nella sabbia.
La sabbia è grande per forza.
Io sento
i miei granelli che colano come il passato,
aggrappati ai tuoi piedi, corrono con te.

Quasi come il sapone Ivory
sarà pulita la mia bomba atomica,
niente fallout,
niente
accensione dell'atmosfera,
-
this is the worst case analysis! -
soltanto un tremendo BLOP,
quasi come una bolla di sapone.

Quasi come una promessa.

Cosa accadrebbe se domani
non ricordassi più le mie mani?
Pianse la fotografia dimenticata
in cui tu mi sfiori le labbra e io sorrido e
chiudo gli occhi.

Poi ci sono i sogni
la lava, le rocce, le culle,
ma qui solo
le grida e i passi
al piano di sopra.

Cosa accadrebbe se domani
non ritornassi più alle tue mani?

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