chissà come si scrive
ho sognato che eri morto adesso. adesso, capisci?
significa 22-14= 8, 8 anni di convivenza sullo stesso pulcioso pianeta
senza saperlo.
e sapere, poi, adesso -adesso!- che sei morto adesso e vederla, la tua faccia,
mentre muori. ma dopo che è già successo. dopo che è troppo tardi. un secondo troppo tardi.
gridavo come mai in nessun incubo.
nessun incubo ha mai riso così tanto di me.
perché? non lo so.
forse sono soltanto molto arrabbiata con te, cirillo.
se ti incontrassi per strada -se tu fossi vivo ora, se fosse tutta una montatura-
non ti illudere, non sarei sentimentale, ti ringhierei addosso otto anni di mancanza di te,
abbaierei come una lupa malata,
ti pungerei con le mie lacrime, le userei come frecce per farti male,
ti picchierei con tutta la mia forza e ti darei un morso da lasciarti un segno eterno,
prima di abbracciarti e di cadere ai tuoi piedi.
ai tuoi piedi, poi, resterei per sempre,
come quando da bambina mi avvinghiavo alle tue caviglie,
e tu camminavi lo stesso, con una piccola ma tenace me seduta sul piede.
mi hai lasciata che ero spezzata, e mi riparerai, ti dirò soltanto. come frida al contrario.
sono stufa di foto che sbiadiscono ma non invecchiano.
preferirei averti più vecchio e meno sbiadito.
no, hai ragione, tu non sei come le tue foto.
i giorni con te si allontanano, lasciandomi sempre un po' più vacillante, è vero,
ma tu non sbiadisci. si vede che sai che almeno questo
me lo devi.
ricordati sempre che me lo devi, ti prego,
ricordami sempre, cirillo.
sai, sono io che sbiadisco, e per riafferrare la mia immagine
ho bisogno che tu mi dedichi
una specie di "in memoria".
ucronista

- iskariel
- Paris, France
- Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...
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