ucronista

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Paris, France
Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...

tempi persi

sabato 10 settembre 2022

Rumore bianco

Nella nebbia dolce d'un rumore bianco

che ti fa dormire

una frequenza di lacrime sale

dal petto alla gola agli occhi,

emanazione emotiva,

d'esistenza tutt'un grumo.

Tu sei arrivato, scivolato

viscido di viscere contro il mio cuore.

Mi fai paura e mi commuovi.

Quando gridi per vivere

marchi l'inizio della lotta tua,

quando gridi mi attraversano

due moti,

dispero e crollo dentro ma

coltivo forza nuova ancora e ancora,

forza necessaria per te, per esserti

mamma.

Il mio seno di fuoco, pelle scura e calda,

il mio seno che non riconosco

non è mai stato così serio.

Tu sei arrivato,

la vita di prima

è in subbuglio.

Adesso ho tre amori,

uno che sboccia d'inizio nuovo,

uno che chiama 

con voce assoluta,

uno che iberna ma non sfuma,

e mi accompagna come geografia interiore.

Tu sei il secondo, amore mio,

tu sei quello che chiede tutto

perché hai varcato la soglia

e ora sei nel mondo

e nella storia.

E quando i miei occhi

piangono nel sole

feriti,

stanno ridendo,

perché tanta luce, stellina,

è la tua.

sabato 13 agosto 2022

La fine dell'inizio

Questa è la fine del prima di te,

centinaia di migliaia di anni

sprovvisti del tuo vif

(o anche solo la breve corsa dei miei senza te)

si preparano al tramonto.

Questa è la tua aurora,

stellina immensa, sguardo nuovo,

ricomposto dalla polvere

di chi è venuto prima.

Dieci lune che aspetto.

E adesso? 

Credo che l'attesa

mi abbia tessuto l'amore

che non si può disfare.

 

  


venerdì 8 aprile 2022

Prima

Aprile è forse meno crudele,

con questa pioggia infinita e un mantello

di nebbia.

La campagna svizzera accoglie nel vento

il nibbio reale, troppo lontano.

Se fossi una mamma nibbio

avrei un nido arroccato per te,

strategie di volo, di caccia,

ascensioni e picchi, planate,

fabbricherei calore di piume e poi

ti ammirerei partire.

Una mamma umana è sprovvista.

Annodare insieme

i fili della storia, ma come.

Il tempo non vuole saperne,

eppure eppure

il tempo ti apre 

un pertugio di vita.

E ben prima di vedere il tuo muso

so che mi chiami ad esserci proprio

come ti chiamo io.

 

 

 

 


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