Il multiverso riserva sorprese
alternative lancinanti in pianti muti
"MORE!"
pianti neonati su adulti parentali
poesia, bloccata a letto poesia,
(there is)
still life.
Per molti versi non ho mai scritto,
abbandono, mai più, ferocia,
non ne sapevo niente.
Adesso suppongo, scivolo.
Per molti versi animali umani,
"MORE!" - till in the end
singhiozzo
che far delle mani, del volto,
tutto tolto, la parola.
Poi amori rotti, amori interi,
insufficienti e stanchi
i figli che non avremo
i figli che non verranno
i figli anche loro altrove,
altravolta, altra vita, non questa, questa è andata, una mano sbagliata, roll the dice, les jeux sont faits, rien ne va plus.
Lavoro lavoro e allora?
Lavoro eppure,
"MORE!" - till in the end, the day came
sospesa la fatica sempre,
tutto solo fragile.
Io troppo poco per il sistema,
forse mi ha mangiata e sputa
relitto naufragio io,
moscerino non lucciola,
la mia forza da moscerino
la mia rabbia da moscerino
in rivolta da moscerino
se fossi una balena e invece
volevo vivere,
volevo solo vivere
e invece
"MORE!" - till in the end, the day came, in the end came
Mi rimangono i nomi, quelli sì,
tutti i vostri nomi e anche il mio,
nomi più veri di noi,
le cose si squagliano presto.
Cosa devo, posso o altri modali idioti?
Dondolo, dondolo
"MORE!" - till in the end, the day came, in the end came, close of a long day
che alla fine anche se è la fine
anche se poi mi lascio cadere
when she said to herself, whom else, time she stopped,
m'importa soltanto
l’œuvre de Sisyphe che abbiam fatto,
ognuno di voi, io.
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