I giorni inseguono la pioggia,
ruotano, come le lacrime
e i sorrisi.
The cruellest month
è di nuovo sorto
e di nuovo spento,
e maggio non riesce
a fare primavera.
I giorni spargono la pioggia,
cadono,
di sera decido
che mi suicido
ma non mi stacco,
il davanzale mi tiene,
metto la testa sotto la pioggia,
sgocciolo
sgocciolo dal terzo piano
sul marciapiede.
E allora.
Bisognerà aspettare,
ci sono le elezioni,
bisognerà cantare
per strada le canzoni
dell'uomo che resiste
malgrado il salariato,
anticapitaliste,
nessuno sia intonato,
bisognerà gridare
né patria, né padroni,
la giovinezza è stare,
potenti come tuoni
e sogni -
ogni
cosa
attende
chi la
osa.
Mi cuce
nelle
ossa
la prossima
mia
mossa.
La foto è mossa.
La folla sembra sfilare sotto una pioggia moderata
e moderata rabba
sul ponte della Guillotière.
ucronista

- iskariel
- Paris, France
- Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...
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