ucronista

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Paris, France
Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...

tempi persi

mercoledì 26 aprile 2017

Caro daimon,

è da tanto tempo che non ti parlo.
Ho voluto dimenticarti.
Non ho più saputo scrivere.
Sono quasi morta.
Sai, comincia dalle dita, si paralizzano dal freddo e poi si gelano
blu, blu,
e poi si stancano e poi si
staccano, una
per una,
dieci.
C'è una Cosa che si muove sul fondo, penso che mi annienterà,
e allora scappo, no, sto immobile
non posso scrivere, posso solo
dormire e fingere
calma.
Nessuno sapeva che la Cosa avrebbe cominciato la caccia.
Dentro.
I pirati non mi avevano avvisato.
Troppo in fondo.
Tutta la mia commedia della vita e affini,
finisce
tutta la mia commedia si è svuotata, è solo cartapesta, ora.
Non so più quando sono vera e quando sono finta.
I due poli sono implosi.
Sono stata tante cose, oggetti usa e getta, mi sono usata e gettata,
io per prima, gli altri soltanto perché
non gli ho lasciato altra scelta.
La Cosa dà la caccia a tutte le cose usa e getta che sono stata.
Io le ho chiamate "amore", queste cose.
E le piango, queste cose-amore, da morire.
La Cosa non usa e non getta.
La Cosa desidera e assorbe. La Cosa trasforma.
La Cosa è un chrone che ho generato io stessa, per slancio eccessivo di vita,
e che non controllo.
La cosa non ha morale alcuna, e un tempismo pessimo.
La Cosa è spietata.
Vuole che je entri in mutazione. Adesso. Stanotte.
Vuole che je si liberi, cambi pelle, diventi migliore.
Un autre.
La Cosa è il sillogismo invincibile di un incontro.
L'incontro di due contres, la Cosa provoca la morte e cambia la vita.
Non può aspettare. Non può stare ferma.
Il movimento è la sua natura, il suo vif.
Io sto immobile. Per sfuggirle.
Quasi muoio. Ma non posso.
La Cosa mi trova, sente l'odore del sangue
che scorre encre,
sente l'odore dei sogni che ho avuto e in cui
non ho più voluto
credere.
La Cosa vuole prenderli.
Animarli.
Altre illusioni, altro dolore,
altre eruzioni e terremoti,
insomma altra vita
altra vita umana,
questo la Cosa vuole
da me
adesso,
questo la Cosa avrà

non ho scelta, la Cosa ha scelto
per me
il coraggio e la rivolta
contro thanatos,

e noialtri,
mio daimon,
si dovrà uccidere
deludere
si dovrà morire
abbandonare
partire,

per vivere
- non per esistere,
non per sopravvivere,
per vivere

perché vivere

si dovrà.

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