ucronista

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Paris, France
Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...

tempi persi

giovedì 9 aprile 2015

(dimostrazione) per Assurdo

Certe mattine, ogni tanto,
mi post-pongo:
faccio vapore
delle mie ore
in campo lungo,
che troppo vicine
mi sembran formiche di pianto.

Perso.

C'è il come e c'è il perché.
C'è  il treno delle tre.
Che passa anche attraverso
i miei giovedì magri.
Ogni tanto stacco tutti
i quadri
che incorniciano risposte
scadute o malriposte,
scritte male. Sorrido.
Mi sposto, mi elido,
epocale epochè,
per far posto al vuoto
banale,
orrido vuoto che c'è.

Penso.

Mi mostro.
Che l'abisso ci guardi,
se è il solo
sussistere nostro.
Dimostro.
Dì, Mostro!

Com'è? Perché?
Per chi? Per me.
E solo per te,
ma anche per voi,
per noia - pardon, per noi,
ma noi chi, no, gli altri,
scaltri!
Per lei perle (ai porci), per lui
culi, per cui siam pari.
Falsari.
Ripariamo i sessi!

No! Porco iato!
L'apparato riflessivo
si è intasato,
è troppo soggettivo, 
va parafrasato!

Per quando? Rimando?
Persino per sempre,
per ora!

Però lavora,
perora la causa per soldi,
per sordi,
per fame e per fama,
perdiana.
Per fine mese o finire
'sta porca settimana.
Per amarmi davvero
o ammazzarmi per gioco,
per cose da poco.
Già perse?
Perbacco.

Reprimo
per prezzi modici
pericoli periodici.
Scacco.
Imparo per vivere
a perdere pezzi.

Per domani?
Perdonami!
Il pendolo si pente
periodicamente,
e io da perdente
ci appendo le mani
e la mente.
Dong.

E poi per esempio
persisto per finta,
per elisa e per dio,
per niente, 

per conto mio.

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