che
le morti senza cadavere
andrebbero depenalizzate,
nel senso che andrebbe abolita la pena
lo strazio sempiterno
di averle ammazzate,
le persone vive amate
le persone vive armate,
e non per legittima difesa.
bisognerebbe morire
i giorni della me morìa, il male sordo,
i giorni del ricordo,
i giorni del mi scordo, ti scordo, ci scordo
e non ci s(u)ono più,
le mordo le nostalgie e poi le sputo,
per non chiedere a nessuno come si sia potuto
passare dal noi al no,
a darsi per sconosciuto.
bisognerebbe morirli tutti
quei momenti brutti
dell'imbarazzo di rivedersi in tram
per dirsi ciao come stai come stiàm
in piedi seduti o il solito tran-tràn,
sai ho comprato un càn,
son diventato imàm,
ti aggiungo su instagràm
così ci rivediàm
in foto.
e me ne fotto! dei commenti
che non lascerai sotto
le mie tinte narrazioni,
siamo nazioni diverse
le abbiam disperse le emozioni.
ma questo non si dice,
si pen(s)a.
bisognerebbe togliersi il lutto
e sorridere tutto
il bello che è stato,
è un dolore delicato
quello delle morti senza morti,
dovrebbe esser protetto non sepolto
e piantato negli orti delle nuove vite,
nelle vecchie ferite
riaperte come braccia mai disamate,
e neanche dissanguate, ma pensate
ancora sensate
nelle notti destate
a riveder passi, sassi
e passati.
ucronista

- iskariel
- Paris, France
- Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...
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