ucronista

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Paris, France
Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...

tempi persi

martedì 26 gennaio 2021

Polvere

Il tempo ha un inverno?

Se ce l'ha forse è arrivato,

è caduto con la neve

ma non si è sciolto.

Nessun oggetto esiste

soltanto nodi 

di relazioni,

ogni corpo

è un evento.

La trama del mondo è minuta,

discreta,

un ricamo sottile.

Si è rotta l'illusione

della continuità.

C'è come una polvere

ad attutirmi il cuore, 

si posa in silenzio

tra me e me.

Forse è stanchezza, letargo,

tutto succede

meno drammatico.

La mia nonna che si spegne.

Le tragedie dei miei amici.

Il mio corpo inerte sul tavolo.

Lo spazio pubblico deserto.

Dov'è la mia rivolta?

E l'amore?

Non so più... Stare in agguato.

Sonno, sonno, sonno...

Son più lucida nel sogno.

Lì c'è colore, la polvere non soffoca,

palpita. E ti tengo, Old Boy.

Che facciamo?

Dopo tutto questo Thànatos?

Tornare vividi?

Ne avremo il coraggio, la follia?

venerdì 1 gennaio 2021

Lignes d'erre

Finire il dottorato è nevicare

leggera leggera su paesaggi passati,

sapevo fin dall'inizio

che il vettore riportava indietro.

Ero nell'allegro 

turbinare di un gerundio, 

e adesso il participio 

è passato e punto.

E questa malattia del mondo,

un anno di cadaveri,

e di morenti soli,

di vivi paralizzati

e i neonati 

non posson sapere che vuoto 

si trovano alle spalle.

Forse questo la neve

cade a consolare.

Ma per bucare il bianco

ci vorrebbe un mantello nero,

Azazel lo sa ma è lontano,

a rianimare altri occhi tristi.

Io nella neve mi sento nuda.

Dove va a finire il moto, la pulsazione?

Linee di fuga, erranza, nomadismo.

Poi la realtà dell'inerzia. 

Chi difende la scintilla?

Finire il dottorato

fa veramente freddo.


 

 

 

 

 


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