ucronista

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Paris, France
Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...

tempi persi

venerdì 19 marzo 2010

Gea

Una mano che d'un tratto si posa davanti agli occhi,
disse Apollinaire,
ed io vidi.

E' dunque questa l'umida penombra
del passare e del trapassare,
del discendere di altri ed altri passi
giù fin nel ventre ferito
di Gea,
giù fin nel mio ventre ferito?


i volti si confondono ai desideri
e alle promesse infrante.
Sono molto piccola
e tutto mi sembra così alto
e corro veloce ma non guardo avanti,
guardo il cielo,
oltre una trama d'edera scura
che me lo allontana,
guardo una trama d'edera scura
e corro veloce verso il cielo.

Ci sono anche parole di cui ho perso il senso,
conservo solo il suono. La musica.
Eeeeiiiiiiideeeeiiiiiiii...Aaaaaaaoooooitaolaaaa...Aaaaaaaaiaaaaa...
Gaaaaaaaaaaaiaaaaaaaaa...
Gaaaaia...
Gaia...
Gaia? Dove sei?
Dobbiamo andare, è tardi, Gaia, vieni, è tardi, Gaia,
per favore, Gaia, mi senti?
Mi senti?
A cosa stai pensando?
Dove sei, Gaia?
A cosa stai pensando?
Perchè ridi?
Gaia, vieni qui, torna indietro!
Dove ti sei nascosta?
A cosa stai pensando?
Perchè piangi?
Gaia, dove ti fa male, dove? Fammi vedere.
A cosa stai pensando?
Mi senti?

Sì. Ti sento. Scusami, è solo che non posso tornare.
Vorrei, ma è Crono che decide.
Mi ha sbalzata qui.
Ti sento, ma sono tra sei anni, e anche di più.
Mi ha lanciata qui.
Non gliel'ho chiesto io.
Scusami, perchè
non ti risponderò,
o ti risponderò qualcos'altro,
che mi piace questa canzone, o che sono caduta, o che voglio restare, o che ho fame,
non potrò dirti che abbiamo poco tempo,
e che mi mancherai per sempre,
non potrò dirtelo,
perchè non lo so.
Non lo sapevo.
Però ti sento, ti sento. Scusami.

Tossisco. Contraccolpo.
Tutto trema e si allarga,
come sfumando,
domani è il venti marzo,
e io ho troppi fili rotti
e non so cucire,
spezzata troppe volte,
forse è per questo
che sono stanca.

giovedì 18 marzo 2010

buonviaggiavederci.

Cos'hanno in comune un corvo e una scrivania?

Sbagliata, sono quella sbagliata.
Sta succedendo tutto troppo in fretta...Credo di aver bisogno di un momento.
Un momento. Sono l'Alice sbagliata.

Pensa a sei cose impossibili prima di fare colazione.
Mio padre guardava lontano, e io sono sua figlia.
Sei cose, Alice, contale.

Cos'hanno in comune un corvo e una scrivania?
Ero molto più moltosa.
Ho perso la mia Moltezza. Dov'è?
Stupidina.

Non sono stupida.
Mio padre guardava lontano, e io sono sua figlia.
Sono Alice. Sono sbagliata.
Troppo grande, o troppo piccola.
Sono stata cambiata molte volte.
Sempre sbagliata.

Cos'hanno in comune un corvo e una scrivania?
Cosa devo fare?
Scegliere. Non puoi vivere per accontentare gli altri.
Questo è il mio sogno.

Cos'hanno in comune un corvo e una scrivania?
Non ne ho la più pallida idea.
Mi mancherai.
Potresti restare.
Che bella idea! Che assurda, folle, meravigliosa idea! Ma non posso. Ci sono domande a cui devo rispondere, e cose che devo fare. Tornerò prima che tu te ne accorga.
Non ti ricorderai di me.
E come potrei dimenticare?
Buonviaggiavederci...
Buonviaggiavederci...

Buonviaggiavederci.

martedì 9 marzo 2010

Bianca (poesia per Anya)

Un palloncino bianco
con appeso
un animaletto bianco,
arrivato troppo tardi per sapere,
ma avido di verità
che non può capire.
Un palloncino bianco,
che porta a spasso
due occhi e due piedi,
tutti e quattro molto assorti.

Vola ancora per un po',
è troppo presto per pensare,
mia piccola Anya.

ultimocentimetro (poesia per Petra)

Le mani di Petra
stringono il silenzio,
tremano e lo fanno colare via, perchè

le mani di Petra ricordano
le Parole.

L'ultimo centimetro è lì.
Sotto la voce risucchiata, sotto la vita interrotta.
E' lì, le mani di Petra lo sentono,
non lo perderanno
loro che hanno perso tutto senza poter salutare...

...Sarà su un treno per Parigi
che l'ultimo centimetro esploderà,
e la sua luce sarà troppa,
troppa luce per le Talpe, su quel treno.

Le mani di Petra non possono salutare.

Solo desiderare Terra in cui affondare,
solo desiderare Lui da cui Tornare...
Solo avvertire il vuoto. Violento.
Irreversibile.
Le mani di Petra sanno la privazione totale. Inumana.

Ma nelle pieghe dei palmi
l'Ultimo Centimetro vibra ancora, Markus!

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