ucronista

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Paris, France
Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...

tempi persi

venerdì 23 maggio 2008

equilibristi

Oggi una persona che non si spaccia per Forte,
nè per Saggia,
una persona che ha il cuore degli Equilibristi -gli Attori Veri non sono che questo-,
mi ha detto:
"Essere Adulti significa portare il proprio Dolore sobriamente, portarlo dentro,
essere Adulti significa non gettarlo sugli altri: chi è Adulto si ferma prima di fare Male."
Solo chi ha il coraggio di diventare Adulto,
può permettersi di rimanere Bambino per sempre.
Questo è il segreto
degli Equilibristi: i Veri Attori
non sono che questo.

mercoledì 21 maggio 2008

nobody home

hello....is there anybody IN there?
-chiedo sempre asilo a qualche canzone, ultimamente, per lo più pinkfloydiane...non è premeditato...
Ci sono echi abbastanza insistenti che invadono le pareti del mio povero cranio. Non posso farci nulla. Parole e musica, ora,
sembrano poter dire di me più di quanto non possa io,
da sola.-
HEEEEELLLLLLOOOOOOOO....
....OOOOOOOOOOO....OOOOOO.....oooooo....
IIIIIIIIIIIIIS THEEEEEEEEEEEEERE
AAAAANYBOOOOODYYYYY
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN THEEEEEEEEEEEERE.....
...EEEEEEEEEEEEERE...
...EEEEERE... ?
...eeere...

martedì 20 maggio 2008

alla mia dea

...THiS Is nOt A lovE sOnG...
o forse sì?
è soltanto pioggia,
acqua che cade e basta.
This is not a love song.
E per chi poi? Che pensieri inutili... Per chi dovrebbe cantare il cielo?
This is not a love song.
La pioggia non ha niente da dirmi. Sono io,
che mi ostino ad inseguirla, io,
a leggerla come un oracolo, sempre io ad interpretarla,
a sognare le parole sussurrate dalle sue gocce...this is not a love song.
Acqua, acqua che cadi perchè mi sembri così assoluta?
Perchè ti leghi a ricordi cui non dovresti?
Perchè mi indichi un sentiero che non dovrei?
Esci fuori e seguimi, mi urli. Esci fuori e respirami e non pensare più. E io vorrei imitarti, e
cadere, sento questo squilibrio così vitale, sento questa vertigine che mi ubriaca
e non so
e non mi importa sapere... COME SAFFO AD AFRODITE!
This is not a love song...this is not...

venerdì 16 maggio 2008

Hey you, The Wall, Pink Floyd

Hey you !
out there in the cold
Getting lonely, getting old,
can you feel me ?
Hey you !
Standing in the aisles
With itchy feet and fading smiles,
can you feel me ?
Hey you !
don't help them to bury the light
Don't give in
without a fight.
Hey you !
out there on your own
sitting naked by the phone
would you touch me ?
Hey you !
with your ear against the wall
Waiting for someone to call out
would you touch me ?
Hey you !
would you help me to carry the stone ?
Open your heart,
I'm coming home ...
... But it was only a fantasy
The wall was too high, as you can see.
No matter how he tried,
he could not break free,
and the worms ate into his brain.
Hey you !
out there on the road
Doing what you're told,
can you help me ?
Hey you !
out there beyond the wall
Breaking bottles in the hall,
can you help me ?
Hey you !
don't tell me there's no hope at all!
Together we stand,
divided
we
fall.

mercoledì 14 maggio 2008

sintesi

ALL I EVER WANTED
ALL I EVER NEEDED
IS HERE
IN MY ARMS
WORDS ARE VERY
UNNECESSARY
THEY CAN ONLY
DO HARM
...enjoy the silence...

venerdì 9 maggio 2008

The Thin Ice, The Wall, Pink Floyd

Momma loves her baby
And Daddy loves you too
And the sea may look warm to you Babe
And the sky may look blue
Ooooh Babe
Ooooh Baby Blue
Ooooh Babe
If you should go skating
On the thin ice of modern life
Dragging behind you the silent reproach
Of a million tear stained eyes
Don't be surprised, when a crack in the ice
Appears under your feet

You slip out of your depth and out of your mind
With your fear flowing out behind you
As you claw the thin ice

tra due battute

"Come stai?"
Sorride. Sorride che chiede quasi scusa.
Lei ricambia e non risponde.
Entrambi sanno che non è una vera domanda.
E' più una maschera. Una maschera che sta per un abisso.
Se avessero il coraggio di togliere la maschera, si direbbero Parole non ancora inventate. Si stringerebbero fino a comporre un solo corpo, si smarrirebbero in un Istante
non più incatenato al tempo,
e non ci sarebbe alcun bisogno
di chiedersi
come stai.
Ma non hanno il coraggio.
Il destino ha deciso che sono lontani, che le loro vite e le loro scelte li hanno ormai separati per sempre.
I piccoli rancori, i piccoli torti che li hanno divisi aleggiano tra loro
come fantasmi, sogghignano impietosi al loro lieve tentativo di percorrere il Ponte,
e loro
loro non si ribellano. Non sono davvero coscienti di poterlo fare.
Qualcosa, nel silenzio che ora li imbarazza, sembra suggerire la falla, lo Sbaglio di Natura, il Passaggio nel Muro
attraverso cui potrebbero incontrarsi. Potrebbero sfiorarsi le mani, e riconoscerne le forma mai dimenticata, e...
"Bene", dice lei alla fine, come per prendere fiato, come se non sopportasse più la Verità nascosta.
Il silenzio è stato ucciso. La falla è richiusa. La Lontananza è sancita.
Niente di speciale.
Solo un'altra Piccola Morte quotidiana.

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