ucronista

La mia foto
Paris, France
Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...

tempi persi

lunedì 14 gennaio 2019

io e la casa

Io e la casa ci stiamo dicendo addio.
Sta accadendo piano, sento
che mi aggrappo ai mobili, al pianoforte stonato,
mi aggrappo al tavolo,
faccio cuccia del letto e sprofondo
nel suo centro, mi eclisso.
Non voglio perdere la casa.
Non voglio svuotarla di nuovo,
eppure accolgo
l'eco che risuona prima
dell'ultimo passo oltre la soglia.
Ho paura e dolore
di lasciare la casa,
sto con loro, ceniamo insieme.
Il gatto ci guarda e suggerisce,
cartografare territori,
riconoscere e trovare,
lui sa.
Se ci sei tu sarà casa,
se ci sono io, sarà casa.
Va bene. Capisco.
Io e la casa ci stiamo dicendo grazie.
L'ho tenuta al caldo e ho cucinato
cibi profumati,
le ho portato umani e felini, risate, pianti.
Piante, anche, ma il gatto le ha mangiate.
L'ho pulita ma le ho lasciato
una coperta di polvere, protegge
i nascondigli, attutisce
gli spigoli.
Al gatto piace
la polvere sul muso,
e a me fa clessidra, fa traccia di tempo.
Ma la più generosa è stata lei.
La casa mi ha presa e ha preso rumore,
disperazione, violenza, la casa ha lasciato entrare
un essere umano attonito.
Mi ha tenuta sola.
Mi ha tenuta con il gatto.
Mi ha tenuta, tenuta, tutta la notte,
tenuta, tenuta, tutta la scrittura, tutto il silenzio.
Mi ha tenuta, tenuta, e ho cominciato a trovare tana,
e ho cominciato a sfumare lo sguardo
e a vedere.
Ciao Casa !
Ma come va ?
Grazie ! Mi hai curata.
Restiamo ancora un po',
a tenerci, tenerci,
finché potremo portarci nel cuore,
nei muri,
lasciarci andare.

Lettori fissi