ho paura.
per favore, fermati solo un attimo.
piano, piano, non battere così, un attimo,
non ho più il cuore.
chi ha preso il mio cuore?
in quale cripta?
ho paura.
ti prego, una sola immagine.
lasciamela.
risparmia una sola immagine
in cui possa riconoscermi,
no!
specchio!
non cambiare così
realtà.
ho bisogno di un fazzoletto
salvo
di realtà
per i miei occhi.
ho paura.
fino a dove
ancora
mai più?
ucronista

- iskariel
- Paris, France
- Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...
martedì 12 febbraio 2013
venerdì 1 febbraio 2013
la chair, le marbre
Nei tuoi occhi cerco
una delicatezza disumana,
come carne di marmo.
Mon ami.
Voglio sentirti dire che è per sempre,
questa caduta effimera,
che scamperemo alla vita ordinata,
alla lista della spesa,
che non ci seppelliranno
sotto ceneri di curricula brutti,
che siamo liberi di tremare ancora,
di bruciare altro tempo
danzando
per scaldarci.
Ma ho dissipato le ali,
e senza saperlo
eccomi alla fine del cielo,
a toccare un fondale
che è solo azzurro. Busso.
Silenzio.
Un fondale muto,
una fine
piove sul mio tetto a Parigi,
io ascolto e non esco,
che i brividi mi tengono.
Come piccione immobile
aspetta al freddo di un alto anfratto,
così io mi aggrappo,
mi canto in testa parole vecchie,
per non sentire
precipitarmi intorno
gocce di tempo andato.
Cerco nelle tue mani bianche
una tenerezza eterna
come carne di marmo,
ma il marmo è la carne dei morti! ,
ci diciamo ridendo.
Il fondale azzurro trema,
ha freddo, io dimentico ancora
di parlargli del sangue.
Che è quello, alla fine, che il marmo non ha.
Circola come lava vacua,
è così tanto. Ci si farebbe l'Oceano.
Chissà poi perché è rosso.
Illumina la pelle da dentro.
Ti guardo muoverti leggero,
sfiorare le statue
e gli apprendisti artisti
che segnagno Bellezza sulla carta.
Sì, illumini la pelle da dentro,
e io sento la mia vorticosa debolezza
come felicità strana,
un cuore di marmo palpita
scolpito dal mio troppo molteplice
volere,
desiderio ubriaco,
eccesso d'amore, di visioni
di mondi possibili,
struggimento di storie,
confusione mortale
di vitali identità.
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