ucronista

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Paris, France
Gaia Barbieri nasce e vive nonostante tutto come il basilico a Lausanne, da trentaquattro anni e più che altro per curiosità. ...JeSuisUnAutre...

tempi persi

mercoledì 14 aprile 2010

il Giardino di Pietra

Quattro anni from the non-day, et j'y meure encore, neque nascitis tu.
Parce-que oudèis ghignetai presso questo river che scorre cianciando vitae mea esse,
ma io mica gli do troppo retta.
Quattro anni e -stuck!- eccomi ancora -stuck!- ancora attaccata -stuck!- ancora bloccata here. Stuck.
L'archè negato non mi lascia rèin, non scorro via, je ne exbaino pas da qui, ma cata,
catabaino giù,
giù,
sì,
l'archè negato non mi lascia rién, o forse solo
il cimitero dei miei rimpianti, et enfin
je suis mon graveyard.


Un giardino di pietra, ecco cosa mi resta di te, cosa mi resta di me,
ce-que me reste de toi, mon petit, ce que me reste de toi.


Et la pietra del mio giardino non è fatta per fiorire, ma solo per sfiorare
le ferite che non guariscono.


La pietra del mio giardino non diventa nemmeno sassolini per Pollicino,
(nessun fattore palindromo!) niente briciole per Pollicino,
la nuit est noire e non c'è niente da fare,
la notte è disperata e non torna a Casa.


Come se fosse giusto. Come se niente fosse.


Excrucior forever al pensiero di te,
e non c'è niente da fare.


J'ai choisì come se fosse giusto,
anche se sapevo che era nefas.
Ho respirato forte la Morfina come se volessi scomparire
(avec toi?),
anche se sapevo che la mia condanna era Tornare. Dopo.
E che sarei stata per magia incatenata a scontarla
toujours in the now-it's-too-late moment.


Quattro anni e non può cambiare niente, perchè, tu sais,
nel mio cimitero
i fiumi scorrono solo per finta.

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